Grazie a una massiccia campagna mediatica e alla crescente fama di alcuni campioni mondiali come Rafa Nadal, il tennis è oggi uno sport in grande ascesa, facendosi strada specialmente fra i più piccoli.
Sempre più genitori decidono di proporre questo sport ai propri figli, come prima attività fin dall’infanzia, essendo davvero molti i benefici che apporta al fisico, specie nell’età dello sviluppo.
Motivo per cui, in tempi recenti si è iniziato a parlare addirittura di minitennis, una sorta di versione ridotta dello sport tradizionale, praticata dai bambini con un’età compresa fra i 4 e i 10 anni.
Questa variante nasce con degli obiettivi ben precisi, in parte diversi dalla versione adulta strutturati tutti in funzione della crescita psico fisica dei più piccoli. Fra i 4 e i 7 anni, è assai prematuro parlare di agonismo e competizione, per questo, nella prima fase, più attenzione per le capacità di coordinazione, che sono ancora del tutto sviluppate.
Il tennis in età infantile può essere un grande strumento per rafforzare concentrazione, velocità e agilità: si tratta di qualità che accompagneranno la crescita del bambino, sia che scelga di continuare a praticare questo sport, sia che decida di lasciare la racchetta e fare altro. Come tante altre attività, anche il minitennis favorisce lo sviluppo della resistenza e delle capacità aerobiche: divertendosi, i più piccoli impareranno a vivere una vita sana e attiva, evitando tutte le conseguenze negative della sedentarietà. Ma giocare significa anche avere il primo contatto con il mondo delle regole, che passano per il rispetto dell’avversario e dell’allenatore. Sebbene non abbia il grado di socialità di altri sport come il calcio, il tennis porta comunque a socializzare: giocare in coppia o – in generale – relazionarsi con altri coetanei può spingere il bambino a mettere da parte le proprie insicurezze e le timidezze tipiche dell’età.
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